Per poter svolgere una preparazione mentale per i giochi olimpici occorre tenere in considerazione
cosa bisogna fare per preparare gli atleti, quali fattori contribuiscono durante le olimpiadi ed infine cosa evidenzia la ricerca nella performance per gli atleti che performano a questi livelli.
Ricerche condotte dal comitato olimpico americano hanno evidenziato fattori che influenzano la performance positivamente e negativamente negli atleti ed allenatori prima e durante le olimpiadi.
Il successo della performance olimpica è legata a diversi e numerosi fattori ed è un processo a lungo termine. Vi sono situazioni e distrazioni che possono interferire e nonostante vi possano essere variabili costanti quali la presenza delle stesse persone all’evento, l’atmosfera è totalmente diversa ogni volta; in aggiunta il pubblico ed i media e le pressioni soggettive nel sapere quanto sacrificio è stato fatto durante i precedenti quattro anni preparatori possono significativamente influenzare il risultato della performance.
Metaforicamente parlando andare alle olimpiadi può essere in parte vissuta con frustrazione perché per l’atleta è spesso percepito come “portare un bambino a Disneyland metterlo sulla montagna magica, aprirgli le finestre, fargli vedere tutte le meravigliose attrazioni, ma non poterlo fare giocare con leggerezza ed entusiasmo perché lui deve fare il suo compito”. L’ atleta come il bambino prova un enorme entusiasmo e gioia, come ad esempio durante l’apertura dei giochi olimpici con la marcia di inizio, ma questi devono moderare le emozioni. Nonostante quindi si provi grande eccitamento, deve essere il tutto vissuto con moderazione perché per gli atleti il controllo e la gestione emotiva e fisica significano “la medaglia”.
Alle Olimpiadi ogni cosa diventa un problema di performance. Nell’ambiente olimpico ci sono molte cose che succedono. Vi sono fattori che influenzano la performance e la preparazione, quali i media, la squadra, gli sponsor, gli allenatori, il comitato olimpico, lo staff e le condizioni atmosferiche e la temperatura.
Gli atleti non sono turisti, ma sono in “missione”. Tra i fattori che influenzano la performance vi sono anche le distrazioni, l’incitamento eccessivo che, nonostante provochi emozioni positive nell’atleta, esso deve cercare di assorbirlo senza esserne distratto; ed infine variabili fondamentali sono l ‘ avere una chiara pianificazione ed adesione ai piani programmati ed alla routine. Per quanto concerne quest’ultima, alle olimpiadi gli atleti devono averla già pianificata e vi si devono strettamente attenere essendo essa come un rifugio in quanto è l’unico fattore di stabilità perché tutto il resto può cambiare. Nonostante ciò, i migliori atleti se cambiano la routine, non la cambiano impulsivamente ma perché è una scelta strategica.
Altri fattori che influenzano il buon esito della perforomance olimpica sono la preparazione fisica ottimale. Se “corri contro Bolt” ovviamente ti alleni molto più del solito. Questo però può mettere il fisico sotto stress e renderlo più fragile. Un training eccessivo che trascura il recupero aumenta la probabilità di indebolire il fisico oltre che il rischio di infortuni. Per quanto riguarda invece l’aspetto mentale è necessario prepararsi con il mental e performance coach,www.performanceexpansion.com, proprio per essere pronti agli imprevisti ed avere “nella cassettina degli attrezzi” tecniche efficaci per fronteggiare gli stati emotivi che potrebbero interferire con una performance ottimale.
Un altro fattore evidenziato dalla ricerca condotta è l’influenza che le relazioni possono avere sull’atleta. Infatti, gli amici, i media e la famiglia possono essere un grande supporto, ma anche un fattore di grande disturbo e distrazione.
La cosa migliore con il mental e performance coach è quella di educare alla relazione ed al tipo di supporto efficace per sostenere al meglio l’atleta durante le olimpiadi. Altri fattori che possono influenzare positivamente o negativamente la performance durante e prima delle olimpiadi per quanto riguarda gli allenatori sono, in positivo, aver fatto svolgere all’atleta la giusta preparazione mentale e fisica, aver fornito supporto ed un ambiente organizzato. In negativo, invece, aver richiesto all’atleta di allenarsi eccessivamente, aver scelto membri sbagliati della squadra ed una incapacità dell’allenatore di gestire le pressioni.
Sempre la ricerca evidenzia che gli atleti che hanno avuto un insuccesso alle olimpiadi hanno dichiarato che farebbero le seguenti cose diversamente, ovvero deciderebbero di:
Coinvolgere un professionista esperto come uno psicologo specializzato nel settore dello sport e della performance con il fine di focalizzarsi di più sulla preparazione mentale
Evitare l’allenamento eccessivo e trovare il momento anche per il recupero e riposo
Essere più preparati per gestire le distrazioni
Ottimizzare la preparazione fisica
Concludendo possiamo affermare che la preparazione mentale è fondamentale per performare alle olimpiadi, la preparazione mentale è un processo a lungo termine come quella fisica, che la flessibilità è essenziale ed infine che il controllo delle distrazioni e l’utilizzo della routine come rifugio per gestire gli imprevisti sono strategie per ottenere la medaglia alle olimpiadi.
Cosa aspettiamo, prepariamoci mentalmente per giocare le olimpiadi della nostra vita!
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